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Giustizia: oltre 40 mila scontano la pena in misura alternativa

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[09/08/05]

Redattore Sociale, 2 agosto 2005

Sono oltre 40 mila le persone che in Italia ad oggi stanno scontando una pena usufruendo di qualche misura alternativa alla detenzione, 15.557 coloro che hanno avuto accesso a questa possibilità nel primo semestre del 2005. Lo rivelano i dati aggiornati al giugno di quest’anno, diffusi in questi giorni dal Ministero della Giustizia. Ancora troppo marginale secondo gli esperti il ricorso a misure alternative in Italia, se si considera che in 15 anni sono quadruplicate le persone in regime di esecuzione penale, ad oggi 180mila circa. Come ricordato recentemente da Alessandro Margara, magistrato, in occasione del convegno sui trent’anni della riforma dell’ordinamento penitenziario, infatti, sono circa 70mila le esecuzioni penali sospese, in attesa di ammissione alle misure alternative e si considera che una larga parte di questa "popolazione" è costituita da tossicodipendenti, immigrati e persone in situazioni di povertà e disagio appare più evidente quanto sia necessaria una risposta sociale accanto a quella penale, favorendo percorsi di reinserimento.
Al giugno di quest’anno delle 9.706 persone "affidate in prova" a comunità o servizi sociali oltre 5.500 sono tossicodipendenti in regime di esecuzione penale, che intendono però intraprendere o proseguire un programma terapeutico; in particolare 1.538 persone sono state affidati ai servizi direttamente, mentre 528 erano già in carcere. Lo scorso anno hanno usufruito della stessa misura rispettivamente 2.486 e 846 persone tossicodipendenti. Complessivamente (compresi cioè quelli già in carico al 1 gennaio 2005) i casi seguiti dai Cssa - Centri di Servizio Sociale Adulti ad oggi di "affidamento in prova" sono 24.899 e riguardano anche, seppur in maniera residuale, i militari che si rifiutano di prestare sia il servizio di leva sia il servizio sostitutivo civile (113 complessivamente). Ad godere di questa misura alternativa prevalentemente uomini (22.796 sui 24.899) per lo più di età compresa tra i 30 ed i 39 anni (8.392) e tra i 40 e i 49 (7.113). Per quanto riguarda invece la distribuzione geografica il ricorso a questa specifica misura appare leggermente più diffuso al nord con 3.692 casi trattati solo nel 1° semestre sui 9.361 complessivamente seguiti ad oggi. In detenzione domiciliare al giugno di quest’anno 4822 persone (8782 quelli che hanno usufruito di questa misura nel 2004), 10.661 invece i casi seguiti, mentre in semilibertà (misura alternativa ritenuta per certi versi impropria, in quanto la persona rimane in stato di detenzione) sono attualmente 2710 persone di cui 1029 solo nel primo semestre del 2005. Infine godono della libertà vigilata 1871 persone, di cui 576 avviate a questa misura solo nel primo semestre del 2005, e della semidetenzione e libertà controllata 383 persone.


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