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Comitato: "Stefano Cucchi è stato lasciato morire"

«Stefano Cucchi in ospedale è stato lasciato morire, è stato un caso di abbandono terapeutico» e di «profonda sottovalutazione del suo stato fisico». È quanto ha affermato il coordinatore del comitato 'Verità per Stefano Cucchì Luigi Manconi nel corso di una conferenza stampa alla Camera in merito ai risultati dell'ispezione effettuata questa mattina da cinque parlamentari di maggioranza e opposizione all' ospedale Sandro Pertini, dove il geometra di 31 anni è deceduto lo scorso 22 ottobre. «È stato violato inoltre - ha aggiunto - uno dei suoi fondamentali diritti umani, quello di difesa. Esistono ben due documenti, firmati da un medico, di cui uno anche poche ore prima della morte, nel quale si attesta che Stefano si sarebbe rifiutato di assumere cibo e acqua finchè non avesse parlato con il suo avvocato. Atteggiamento, si legge, che avrebbe tenuto dall'inizio della sua degenza al Pertini. È l'evidente confessione da parte dei sanitari che il suo rifiuto di alimentarsi era una forma di protesta». Secondo Manconi, in definitiva, il reparto detentivo del Pertini «è troppo carcere e poco ospedale: l'attenzione terapeutica dovrebbe essere più alta» e «forse i medici si sentono più custodi che sanitari che devono rispettare il giuramento di Ippocrate».

RIZZOLI: "RIANIMAZIONE TARDIVA" «Lo stato di salute di Stefano Cucchi è stato sottovalutato. Non è stato ritenuto in pericolo di vita, e, cosa ben più grave, non è morto tra i medici che cercavano di rianimarlo. È stato trovato morto dagli infermieri. È stato sottoposto a tecniche rianimative, che in caso di morte recente su un uomo di 31 anni sono efficaci. Il che ci fa supporre che sia morto almeno un'ora prima delle 6, l'ora in cui è stata accertata la morte». Lo ha affermato la parlamentare Melania Rizzoli (Pdl), medico ospedaliero, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, nella quale ha spiegato gli esiti di un sopralluogo effettuato stamattina nell'area detenuti dell'ospedale Pertini di Roma insieme con altri parlamentari. «Ho visto le cartelle cliniche - ha sottolineato - e vi si parla di condizioni 'molto scadutè, 'evidenti ematomi al voltò e 'insufficienza renale da disidratazionè. Ma lui stava bene, andava in palestra: a 30 anni non si muore di disidratazione in quattro giorni. Inoltre, aveva bevuto succo di frutta. Nel certificato di morte c'è scritto 'presunta morte naturalè. Da medico vi dico - ha concluso Rizzoli - che è una formula, un gergo di quando non ci sono evidenze chiare, e si vuole delegare tutto all'autopsia». Rizzoli ha inoltre affermato di aver appreso che «da quando la struttura è stata aperta, nel 2005, solo 4 detenuti vi sono morti, Cucchi compreso. Gli altri tre erano malati terminali».

MELIS: "UCCISO DAL BUROCRATISMO" «La nostra impressione è che nell' area detenuti dell'ospedale Sandro Pertini la burocrazia si affermi sulla ragione umana e sul buonsenso. È il burocratismo una delle ragioni della morte di Stefano Cucchi». È quanto ha detto nel corso di una conferenza stampa alla Camera il parlamentare Guido Melis, che questa mattina, insieme con i colleghi Renato Farina, Melania Rizzoli, Rita Bernardini e Jean-Leonard Touadì ha visitato la struttura detentiva dell' ospedale dove lo scorso 22 ottobre è morto Stefano Cucchi, parlando con medici, infermieri e responsabili. Melis e Rizzoli hanno riconosciuto come, sebbene in sottorganico, la struttura sia «più che dignitosa e mediamente molto pulita, con camere singole che differiscono da quelle d'ospedale solo per la porta ferrata». Ma ci sono punti poco chiari, ha affermato Melis, in particolare «il tempo che trascorre tra la morte di Cucchi e l'avviso alla famiglia, per cui non ci sono state date spiegazioni convincenti» e «il mancato accesso dei parenti alle informazioni sullo stato di salute di Stefano». «Ho chiesto da settimane copia del famoso protocollo Amministrazione penitenziaria-Asl che lo vieterebbe - ha detto il coordinatore del comitato 'Verità per Stefano Cucchì Luigi Manconi - ma non ce n'è traccia. Ho il timore che tutti lo citino, ma che esso non esista».
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Commenti (2)
  • andrea comincini  - poesia per stefano cucchi
    salve, ho scritto una poesia per stefano cucchi, pubblicata nella seguente rivista. spero di far cosa gradita nell'inviarvela. http://cartescoperterecensionietesti.blogspot.com/2011_05_13_archive.h tml
  • Anonimo  - enrico
    Salve sono un ex tossico,ex detenuto del carcere di sollicciano Firenze.
    Posso solo dire che e' molto ma molto frequente essere picchiati dopo un arresto.Io sono stato arrestato nel 1998,quando sono arrivato a sollicciano,camminavo a malapena ed ero tutto tumefatto,ma durante la visita medica in carcere ho dovuto dire di essere caduto dalle scale,perche' se dicevo di essere stato picchiato dai caramba,dopo le avrei prese pure da i secondini,che sono anche peggio.faccio un enorme in bocca al lupo alla famiglia cucchi,e spero che questa giustizia ingiusta arrivi per loro.enrico bellini.
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