Manconi: Non c’è pace per la madre di Federico Aldrovandi, ucciso da quattro poliziotti

Il senatore del Pd Luigi Manconi:

“Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, il diciottenne ferrarese ucciso nel 2005 da quattro poliziotti, è stata assolta ieri dall’accusa di diffamazione mossale dal pubblico ministero Mariaemanuela Guerra, che l’aveva denunciata per sue dichiarazione pubblicate sui quotidiani di Ferrara. Nello specifico, Patrizia Moretti disse che il pm Guerra non era andata sul luogo del delitto la mattina dell’omicidio di e che nei mesi successivi il pm non si era occupata di fare le dovute indagini. Ora, il tribunale di Mantova ha assolto Patrizia senza nemmeno andare a dibattimento perché il fatto non sussiste e non costituisce reato. A fronte di questo esito positivo, tanto scontato rispetto alla risibilità delle accuse mosse nei confronti della Moretti, trovo sorprendenti le manifestazioni che da qualche settimana vengono messe in atto dagli appartenenti al sindacato di polizia Coisp per protestare contro la condanna passata in giudicato dei quattro poliziotti responsabili della morte di Federico Aldrovandi. L’ultima in ordine di tempo è avvenuta questa mattina, convocata davanti agli uffici del Municipio dove Patrizia Moretti lavora. Quest’ultima è scesa in strada portando con sé la foto del figlio con i segni delle violenze subite. È inaccettabile che di fronte a svariate sentenze che hanno stabilito quante e quanto gravi fossero le responsabilità dei condannati, Patrizia Moretti sia ancora costretta a mostrare lo scempio che è stato fatto di Federico per chiedere silenzio e rispetto. Le era dovuto dal primo momento e continua a esserle negato.”

27 marzo 2013

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Commenti (1)
  • Andrea Ruffolo  - IUSTITIA
    Caro Luigi, fai benissimo a sottolineare con precisione ciò che è accaduto. Spesso si fa fatica a capire. Purtroppo, come credo ti esternai qualche tempo fa, anche questo episodio si inserisce nel quadro del degrado istituzionale a cui il comparto "giustizia" non sfugge: sia sotto il profilo dell'aspetto detentivo, sa sotto quello die conflitti dei grandi magistrati ( Grasso/ Caselli) per finire ( last but least) a quello della giustizia civile.
    Qualche settimana fa sono stato a Vienna. Su un Propileo neoclassico campeggia la scritta "IUSTITIA FUNDAMENTUM REGNORUM". Mi domando perchè si è stati così supini al potere giudiziario e non vi si è posto mano con più decisione. E credo che i livelli di veti incrociati all'interno del parlamento ( dei parlamenti passati) diano la risposta.
    Un abbraccio e buon lavoro

    Andrea Ruffolo
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