La delibera sui trapianti e la regressione etica
“Da oltre un anno è in vigore una delibera della Regione Veneto nella quale si stabiliscono “controindicazioni assolute al trapianto d’organo” in caso di “danni cerebrali irreversibili” e “ritardo mentale con quoziente intellettivo inferiore a 50”; e si oppongono “controindicazioni relative” per chi presenti “un ritardo mentale con quoziente intellettivo inferiore a 70”.
La questione è di eccezionale e drammatico rilievo e può adombrare una terribile e regressiva spirale etica. Sorprende, pertanto, che il foltissimo esercito dei “difensori della vita” e della “tutela della dignità umana sempre e comunque” osservino un rigoroso silenzio. A sollevare il caso sono state, meritoriamente, le deputate radicali Maria Antonietta Farina Coscioni e Rita Bernardini. Ma dove son finiti tutti quelli che urlano alla “deriva eugenetica”  anche solo quando si parla di fecondazione assistita? La delibera della regione Veneto solleva una fondamentale questione di etica pubblica, sulla quale è necessario che si esprima al più presto il comitato nazionale di bioetica”.       
31 maggio 2010
Share/Save/Bookmark
Commenti (0)
Commenta
I tuoi dettagli:
Commento:
Security
Inserisci il codice anti-spam che vedi nell'immagine.