«Pestati e arrestati solo per aver bevuto»
Botte in caserma a Ferrara, parla uno dei giovani

Antonio Andreotti
ROVIGO — «Le cicatrici per le botte che ho preso dai carabinieri in caserma a Ferrara spariscono. È la vergogna di esser stato per tre giorni in prigione che non passa».
Bleder Machmin, un albanese 21enne che abita a Rovigo, non è il ragazzo ripreso nel video che ormai ha fatto il giro d’Italia dopo la denuncia di Luigi Manconi, presidente dell’associazione «A buon diritto».  Un filmato con immagini di non buona qualità, dove si vedono due ragazzi che cadono a terra, forse colpiti, circondati da alcuni carabinieri in divisa; e un altro giovane nudo, poi avvolto in una coperta e portato via da infermieri. Però il suo racconto di quanto accaduto il 24 febbraio suona comunque chiaro. Quel pomeriggio Bledar è andato a Ferrara assieme a quattro amici coetanei: il nigeriano Kevin Aniaine, il romeno Bogdan, e gli ecuadoriani Luis e Alan, tutti residenti a Rovigo. «Luis e Bogdan dovevano comprarsi dei pantaloni e gli abbiamo fatto compagnia - esordisce il giovane - andando con loro a Ferrara. Ci siamo comprati del rum e siamo andati al McDonald’s a mangiare qualcosa. Poi Bogdan e Kelvin ci hanno lasciato». Sono le 18, e a quel punto iniziano i guai. I tre rimasti forse fanno schiamazzi. Secondo Bleder parlano solo «ad alta voce». Arrivano i carabinieri, che li portano in caserma in via del Campo. A questo punto succede di tutto. «Appena entrato - riprende Bleder - mi sono preso due pugni sul viso, mentre un militare mi ha fatto cadere per terra. Quando mi sono rialzato, ho sentito Luis e Alan che si lamentavano dai dolori. Ho perso la testa, ho iniziato a offendere i carabinieri ». Bleder racconta di esser stato portato da solo in uno stanzino da quattro carabinieri: «Mi hanno preso a calci e pugni. Io urlavo, e intanto sentivo anche Luis e Alan gridare». In mezzo a quella concitazione, il 21enne albanese racconta di aver preso «il cellulare e aver chiamato il 113 chiedendo aiuto». Bleder viene fatto uscire, proprio mentre arriva in caserma Kelvin per portare i documenti dei tre amici fermati. «Gli sono saltati addosso e lo hanno spogliato nudo - riprende il giovane - facendogli anche perdere sangue. Io ho reagito con rabbia insultando ancora i militari». Poi Bleder e il nigeriano vengono ammanettati, anche se per il 21enne albanese c’è ancora «una seconda razione di botte - afferma - in uno stanzino ». Poi il trasporto in ospedale e l’incarcerazione a Ferrara «solo per aver bevuto», dice il 21enne. Il giovane afferma di non aver a sua volta picchiato nessuno nella caserma, ma di «essersi solo difeso senza reagire».  Il processo per direttissima ai quattro giovani, per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, inizia a Ferrara l’11 maggio e in quella occasione il giudice visionerà il filmato. I difensori hanno chiesto il rito abbreviato. I 7 carabinieri coinvolti nella vicenda, poi refertati all’ospedale con prognosi dai 15 ai 25 giorni, sono costituiti parte civile. Intanto il video è visibile sul sito www.abuondiritto. it. I visitatori si dividono tra colpevolisti e innocentisti.



Fonte della notizia: CORRIERE DEL VENETO – 03 MAG 2010
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