A buon diritto
Kabobo per donne
Stereotipi di destra e di sinistra, ma sempre molto anti femminili, usati peggio del piccone
Luigi Manconi
Per quanto possa sembrare inaudito, la forza degli stereotipi può raggiungere livelli parossistici di efferatezza. Lo si è potuto verificare nelle reazioni seguite alla vicenda di Mada Kabobo, lo psicopatico ghanese che ha ucciso tre persone a colpi di piccone. In altre parole, gli stereotipi possono avere un effetto discriminatorio, realizzare una pratica di degradazione ed esprimere una violenza che, grazie al cielo, non sempre assume la dimensione della materialità, capace di aggredire soggetti terzi. Quegli stereotipi possono rimanere, cioè, in un ambito che, certamente micidiale, non comporta un attentato all'integrità fisica altrui, pur arrivando a sfiorarla, a intaccarne la solidità, a comprometterne l'equilibrio. Si tratta di un crinale scivoloso, dove l'intento omicida delle parole rimane precariamente al di qua dell'aggressione fisica e dove, sul piano giuridico, la libertà di espressione, che si fa character assassination, rischia di trasformarsi in delitto. Sia chiaro: di quel ricorso allo stereotipo, anche il più oltraggioso, qui non si chiede in alcun modo la sanzionabilità penale, bensì si ricorda l'estrema pericolosità.