logo_colore
Vuoi sostenere l'attività di A Buon Diritto?
Dona il tuo 5x1000
indicando il codice fiscale 97612350583

banner_x_link_italiarazzismo

bannerEvasioni



stopopglogo2

 


 



slegami
burattino

A buon diritto

Nella cella tre metri per quattro dove il boss è al carcere duro
GIOVANNI BIANCONI
Iovine, il capo dei Casalesi: «Rispetto le regole, vorrei dignità»
NUORO — La prima porta di ferro è telecomandata, e quando si apre la luce verde diventa rossa, come a segnalare un pericolo. Per la seconda, invece, ci vogliono le chiavi appese al cinturone dell'ispettore della polizia penitenziaria, grandi come pistole, quattro mandate rumorose e definitive. L'ispettore controlla con il metal detector i parlamentari in visita, ma anche la direttrice della prigione e il capo delle guardie. Solo dopo possono entrare e vedere il boss attraverso le sbarre della cella, che dalle sei di sera alle sette di mattina vengono chiuse da un'altra porta blindata.

Leggi tutto...