Il carcere fa parte del territorio della città. Il sindaco è il sindaco di tutti, anche dei carcerati e della comunità penitenziaria. A Firenze l'amministrazione comunale ha aperto una vertenza nei confronti della direzione del carcere affinché sia garantito ai detenuti un trattamento rispettoso dei loro diritti fondamentali, a partire da quello alla salute e all'integrità personale. Chiediamo ai Sindaci di tutta Italia di fare lo stesso. Perché, facendo fino in fondo il loro dovere, si ergano a tutela del diritto dei reclusi a vivere in dignitose condizioni igieniche e sanitarie. Accade invece che la vita nei reparti detentivi configuri ipotesi di trattamento inumano o degradante. E ciò avviene in carceri grandi e piccole, metropolitane e di provincia. La responsabilità principale è dell'indifferenza del Governo, che non affronta il tema delle condizioni di vita nelle prigioni. Facciamo appello ai Sindaci, in quanto autorità sanitarie e politiche locali, perché esercitino il controllo nelle carceri, inviino ispezioni per verificarne le condizioni sanitarie e igieniche, non lascino sola una grande comunità composta da detenuti, familiari, operatori civili e di polizia, volontari.

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