Manconi: "svuotacarceri", un passo avanti troppo timido.

"Ieri il Senato ha approvato definitivamente il decreto così detto 'svuotacarceri', che ovviamente non ha alcun effetto di reale 'svuotamento'. Si tratta di un primo passo nella giusta direzione, ma non adeguato in alcun modo a ridurre in misura significativa il sovraffollamento penitenziario. Non si trattava di avere più coraggio, bensì più ragionevolezza. Così non è stato e, dunque, si è fatto un passo avanti, ma insufficiente. Un esempio solo: un'anomala maggioranza (Pdl, Cinque Stelle, Lega) - altro che larghe intese - ha ottenuto il ritiro di un modesto e sacrosanto emendamento che tendeva a ridurre il ricorso alla custodia cautelare in carcere dei tossicodipendenti e degli alcooldipendenti che stiano seguendo un programma terapeutico. L'afflato garantista della destra e di Cinque Stelle si ferma davanti alle porte delle prigioni: lo scandalo dell'abuso della custodia cautelare in carcere non è più tale se riguarda un tossicomane qualsiasi che - per motivi di salute e salvo sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza - sarebbe bene che proseguisse il suo programma terapeutico in libertà, ove non siano disponibili strutture carcerarie idonee al suo svolgimento.

Com'era prevedibile, questa battaglia contro una concezione liberale della pena è stata condotta da importanti esponenti del Pdl, con una foga che non ha risparmiato i più grossolani argomenti. Il risultato è che un decreto ispirato da ottime intenzioni e che pure conserva una sua valenza riformatrice, risulta fortemente limitato da questi e altri pesanti condizionamenti".

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