Quando hanno aperto la cella
Sardies 17 maggio 2011
Sassari - Nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009, Stefano Cucchi, trovato in possesso di una
piccola quantità di stupefacenti, viene arrestato e portato via, in normali condizioni di salute, dai
Carabinieri, che tranquillizzano i familiari.
Alle 12,30 del 22 ottobre 2009, la madre di Stefano
scopre che il figlio è morto solo quando le viene notificato il decreto con cui il Pubblico Ministero
ne autorizza l'autopsia. Il 17 giugno 2010 la Procura di Roma, in relazione alla morte del
giovane, chiede il rinvio a giudizio per tredici persone tra medici, infermieri e guardie carcerarie.
Il caso tragico di Stefano Cucchi è venuto alla luce grazie all'incrollabile determinazione della
sorella Ilaria, che lo ha documentato anche con il suo "Vorrei dirti che non ero solo. Storia di
Stefano mio fratello", edito da Rizzoli nel 2010.
Le morti di Stefano Cucchi e di Federico Aldrovandi, quella di Giuseppe Uva dentro la caserma
dei carabinieri di Varese: tutte testimoniate da un'inquietante sequela di immagini. E ancora, le
altre storie rimaste ignote o solo segnalate da un trafiletto di giornale, ma pronte a essere
dimenticate: Giovanni Lorusso, Marcello Lonzi, Eyasu Habteab, Mija Djordjevic, Francesco
Mastrogiovanni e tanti altri. In Italia in carcere si muore. Alcuni sono suicidi, altri no. E si può
morire anche durante un arresto, come nel caso di Aldrovandi, una manifestazione di piazza, un
trattamento sanitario obbligatorio. Dietro le informazioni istituzionali c'è però spesso un'altra
storia. Un uomo che muore in carcere è il massimo scandalo dello Stato di diritto: questa è la
tesi di fondo di "Quando hanno aperto la cella", di Luigi Manconi e Valentina Calderone (appena
uscito per Il Saggiatore, con la prefazione di Gustavo Zagrebelsky) che ascoltano e portano alla
luce storie di persone, il più delle volte giovani, che entrano nelle carceri, nelle caserme e nei
reparti psichiatrici e ne escono morte.
Di queste vicende si discuterà martedì 17 maggio alle 17.30 presso la Sala convegni del
Comando dei Vigili urbani in via Carlo Felice 8 a Sassari. Saranno presenti i tre autori, Ilaria
Cucchi, Luigi Manconi e Valentina Calderone, che discuteranno con Costantino Cossu degli
eventi tragici al centro dei loro volumi e dei temi fondamentali che di lì, necessariamente,
devono scaturire. Introduce Graziano Mura.
L'evento è promosso e curato dall'associazione di promozione politica Turritana 52, in
collaborazione con la libreria "Koinè" e l'Arci di Sassari.
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