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Gb, arrestato il conduttore Bbc per l'eutanasia del compagno malato

LONDRA - E' stato arrestato con l'accusa di omicidio Ray Gosling, famoso presentatore della Bbc, che lunedì scorso ha confessato in tv di avere soffocato il compagno con un cuscino quando i medici gli hanno detto che non potevano più fare nulla per alleviare le sue sofferenze. Le dichiarazioni del giornalista hanno scatenato un intenso dibattito morale e politico sulla morte assistita dei malati terminali nel Regno Unito.

Nei giorni scorsi Gosling ha raccontato in un programma dell'emittente Bbc di avere ucciso il suo compagno, malato di Aids e di cui non ha voluto rivelare il nome, per mettere fine alle sue sofferenze. Un gesto, ha detto, frutto di un accordo raggiunto in precedenza. Il settentenne Gosling ha sottolineato di credere di avere fatto la decisione giusta e di non avere rimorsi. "Se questo è uccidere, anche io sono un assassino", ha detto nel corso dell'intervista.

La polizia del Nottinghamshire ha confermato oggi di avere arrestato un 70enne di Nottingham con l'accusa di omicidio. Non hanno fatto il nome di Gosling ma hanno precisato di averlo arrestato per le sue rivelazioni al programma "Inside out" della Bbc tramsesso lunedì sera.

Il racconto confessione di Gosling avviene in concomitanza con un acceso dibattito in Gran Bretagna sul suicidio assistito dei malati terminali. Fra pochi giorni il procuratore generale Keir Starmer presenterà un pacchetto di linee guida sulla questione. Attualmente, nel Regno Unito, l'assistenza al suicidio è considerata un crimine, punibile con una pena fino a 14 anni di carcere.

L'opinione pubblica britannica è decisamente favorevole a una modifica della legge sull'eutanasia e sull'assistenza al suicidio. Secondo un sondaggio di alcuni giorni fa, tre quarti delle persone intervistate ritengono che debba essere consentito ai familiari di assistere i malati terminali verso il trapasso. Sir Terry Pratchett, noto autore inglese di romanzi fantasy, che soffre di Alzheimer, ha annunciato di voler lanciare un'iniziativa per la creazione di un apposito "tribunale per malati terminali".

(17 febbraio 2010) La Repubblica
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