Al direttore - Dalla nota di Luigi Manconi che commenta una mia lettera al Foglio, ricavo che il divorzio tra diritti di libertà e diritti sociali non è il tratto caratteristico della sinistra dei nostri tempi, ma è, invece, connotato qualificante della sinistra di tutti i tempi Luigi Manconi è uomo politico colto e cortese. Però l'eccesso dì cortesia lo obbliga a non valutare in concreto la differenza che c'è tra le varie facce della sinistra del '900. Domando sommessamente a Manconi tutta la sinistra nel '900 a coltivare un'idea compattamente organicistica del diritto individuale "quasi che quest'ultimo dovesse discendere dall'affermazione piena e matura del sistema dei diritti di cittadinanza sociali"? Io non credo. Fu certamente il socialismo nato nei paesi dell'est e lo fu la tendenza (forse minoritaria) cattocomunista del Pci II resto fu quell'insieme di socialismi, in cui si. intrecciarono vari filoni culturali: "L'azionismo e il socialismo libertario, il liberalismo dì sinistra, il comunismo consiliare, il radicalismo, l'anarchismo e il più vario movimentismo". Oggi dalla rovina del socialismo reale nell'est e del catto-comunismo in Italia non è cresciuta la pianta feconda dell'altra sinistra, ma si è diffusa la gramigna dì un pensiero antisocialista vetero-conservatore. Purtroppo la sinistra storicamente sconfitta (quella che sposò la causa del socialismo reale) preferisce é peggio al meglio per non pagare penitenza. L'attuale debolezza ideologica della sinistra si è anche nutrita della ventata emergenzialista e giustìzialista che fu sempre estranea ai fondamentali dei movimenti socialisti.
Rino Formica
il Foglio 23 giugno 2010
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