Perché la signora Mokbel sta ancora dentro?
Dichiarazione del presidente dell'associazione 'A buon diritto'
APCOM
Roma, 5 lug. (Apcom) - "Giorgia Ricci e suo marito Gennaro Mokbel non sono decorosamente presentabili in società. Travolti da un cumulo di imputazioni, sono indicati tra i principali attori dell'enorme affaire Telecom-Fastweb, con possibili propaggini in Finmeccanica. Il loro spessore criminale viene segnalato come consistente e questo potrebbe spiegare l'ingiustificato protrarsi della custodia cautelare per 130 giorni. Potrebbe spiegare, ma a mio avviso non lo fa in quanto le condizioni che impongono tale misura sono dettagliatamente e tassativamente indicate dal codice". Così afferma in un comunicato Luigi Manconi, presidente dell'associazione 'A buon diritto'.
"E non sembrano verificarsi in questo caso - prosegue Manconi - Probabile che, appunto, pesi sui due la loro impresentabilità sociale. Ma questo nulla dovrebbe contare dal momento che Giorgia Ricci è affetta da sclerosi multipla attiva e questa è assolutamente incompatibile con la detenzione. Tale incompatibilità finora non stata riconosciuta e Giorgia Ricci, per segnalare il suo stato e quello del marito, dimagrito di 16 kg, è in sciopero della fame dal primo luglio. La sua condizione è tale da destare grandissimo allarme. Qualcuno deve ascoltare la sua voce e trovare una soluzione che rispetti insieme le esigenze dell'umanità e quelle della Giustizia. E il diritto fondamentale alla tutela della salute".

Perché la signora Mokbel sta ancora dentro?
Dichiarazione del presidente dell'associazione 'A buon diritto'
APCOM
Roma, 5 lug. (Apcom) - "Giorgia Ricci e suo marito Gennaro Mokbel non sono decorosamente presentabili in società. Travolti da un cumulo di imputazioni, sono indicati tra i principali attori dell'enorme affaire Telecom-Fastweb, con possibili propaggini in Finmeccanica. Il loro spessore criminale viene segnalato come consistente e questo potrebbe spiegare l'ingiustificato protrarsi della custodia cautelare per 130 giorni. Potrebbe spiegare, ma a mio avviso non lo fa in quanto le condizioni che impongono tale misura sono dettagliatamente e tassativamente indicate dal codice". Così afferma in un comunicato Luigi Manconi, presidente dell'associazione 'A buon diritto'.
"E non sembrano verificarsi in questo caso - prosegue Manconi - Probabile che, appunto, pesi sui due la loro impresentabilità sociale. Ma questo nulla dovrebbe contare dal momento che Giorgia Ricci è affetta da sclerosi multipla attiva e questa è assolutamente incompatibile con la detenzione. Tale incompatibilità finora non stata riconosciuta e Giorgia Ricci, per segnalare il suo stato e quello del marito, dimagrito di 16 kg, è in sciopero della fame dal primo luglio. La sua condizione è tale da destare grandissimo allarme. Qualcuno deve ascoltare la sua voce e trovare una soluzione che rispetti insieme le esigenze dell'umanità e quelle della Giustizia. E il diritto fondamentale alla tutela della salute".
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