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Il comitato per Stefano, morto per abbandono terapeutico

(Adnkronos) - Dall'ispezione del reparto detenuti del Pertini, inoltre, come hanno riferito i parlamentari e' emerso che l'unica morte senza una apparente spiegazione e' proprio quella di Cucchi. "Il reparto con 22 posti letto -ha spiegato la Rizzoli- ha aperto nel 2005 e da allora ci sono stati solo quattro decessi incluso Cucchi. L'unico caso di morte inaspettata e' quello di Stefano visto che gli altri tre sono morti per malattia terminale". E "alla gravissima colpa dei medici" ha sempre creduto anche la famiglia di Cucchi. "Del resto -ha detto la sorella Ilaria- senza lesioni mio fratello non sarebbe mai arrivato al Pertini. Il suo corpo poi parla da solo. Non possiamo pero' piu' tollerare che si parli delle sue debolezze e dei suoi rapporti famigliari che nulla hanno a che vedere con la sua morte".

Proprio sulla colpevolizzazione della vittima, Luigi Manconi ha avuto l'impressione che "sia stata usata come attenunate per le gravi sottovalutazioni dello stato di salute di Stefano. Da parrte della rpocura -ha sostenuto Manconi- queste colpevolizzazioni non solo non sono state scoraggiate, ma a me pare siano state incoraggiate e sostenute. Se e' vero sarebbe grave". La famiglia di Cucchi, come il Comitato nato proprio per far luce sulla sua morte, attende risposte. "Il Dap ha aperto un'indagine interna -hadetto Ilaria Cucchi- interna attendiamo l'esito".

La conferenza stampa per far luce sulla morte di Stefano Cucchi e' stata inoltre l'occasione per denunciare le gravi condizioni in cui versano le carceri italiane che, come ha detto Rita Bernardini "sono incostituzionali". Per questo il suo gruppo ha avviato da alcuni giorni uno sciopero della fame per chiedere la calendarizzazione di una mozione in cui il Parlamento si impegni a discutere sul sistema carceri. In proposito Luigi Manconi, pur sottolineando che ogni caso e' a se', ha denunciato che "l'omissione di soccorso e' un fatto ricorrente nelle carceri".
26 novembre
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