Corriere della
Sera
sabato, 29 novembre, 2003
Primo sì al testamento biologico
di Margherita De Bac
ROMA - Primo sì del Comitato nazionale di bioetica (Cnb)
alle «direttive anticipate», il documento che permette
a ogni individuo nel pieno delle capacità di indicare quali
cure vorrà ricevere o interrompere quando non sarà
più in grado di esprimere direttamente i suoi desideri. In
pratica, si
potrà richiedere di «staccare la spina», di essere
risparmiati a ogni tipo di trattamento medico e chirurgico. Il tema
dell' idratazione e dell' alimentazione artificiale (che riguardano
i casi di coma vegetativo persistente) sono stati rinviati a un
altro parere.
Il Cnb ha espresso il consenso, la votazione finale il 18 dicembre.
Laici e cattolici hanno superato per la prima volta le divisioni
accettando il compromesso del presidente, Francesco D' Agostino.
Prendono forma regole che, inviate al Parlamento, fungeranno da
punto di riferimento per il legislatore. Le direttive anticipate,
così come vengono definite dal Comitato, sono scritte su
un foglio, senza moduli, e hanno carattere non vincolante per il
medico che però, soprattutto nel caso le contraddica, dovrà
giustificarsi per iscritto. Monsignor Sgreccia, presidente dell'
Accademia pontificia, è soddisfatto: «Intendiamo continuare
il dialogo e portarlo fino in fondo».
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