Lavoro ai fianchi
Luigi Manconi 1- 2 febbraio, ore 16.15, Morgan: fumo crack. Ora 17.48: escluso da Sanremo. Processo breve.
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Esuli in patria
Politicamente correttissimo 1- Siamo stranieri morali in un mondo globale. È questo il senso del ragionamento fatto dal filosofo Hugo Tristram Engelhardt, durante una conferenza promossa dalla Consulta di Bioetica, a Milano (si veda il puntuale resoconto di Oreste Pivetta sull’Unità del 28 u.s.). Sindrome Ghedini
Luigi Manconi La prendo un po’ alla lontana. Immaginiamo uno scenario come quelli, lividi e dolenti, dei romanzi di Christa Wolf o di un film crudele come le “Vite degli altri”. Dall’offesa alla relazione
Mediazione penale e giustizia ‘ricostruttiva’ Federica Resta SOMMARIO: 0. Premessa - 1. Il ruolo della vittima nel procedimento penale – 2. Mediazione, conciliazione e giustizia penale di pace 3. Mediare per rieducare 4. Restorative justice- 5-Pena e perdono- 6. La pace e l’ordalia – 7. Arcana imperii - 8. Punire o ricordare?- 9. Giustizia senza pena? Un altro detenuto suicida. C’è un piano carceri ma non ci sono gli psicologi
“Ancora un suicidio nelle carceri italiane. Abellativ Sirage Eddine, nordafricano, 27 anni, si è tolto la vita nel carcere di Massa Carrara. Mai ho detto e mai dirò che la responsabilità di questa strage infinita debba attribuirsi al ministro della Giustizia. Ma non ho taciuto e non tacerò che l’immobilismo delle autorità politiche e amministrative rischia di farsi complicità. Esattamente 24 ore fa il ministro ha annunciato l’intenzione di assumere 2000 agenti di polizia penitenziaria: decisione opportuna e saggia che rischia di evidenziare ancor più la mancata assunzione, e da anni e anni, di educatori e psicologi: proprio quegli operatori che più potrebbero risultare essenziali al fine di ridurre il numero dei suicidi. Sa il ministro che in molti istituti il tempo che gli psicologi possono dedicare a ciascun detenuto è di appena 10 minuti al mese?” Lugubre miraggio Politicamente correttissimo
Jus migrandi Luigi Manconi
Facciamo un esempio. “Quando si parla di vicine sanzioni all’Iran, di nuovo Hillary Clinton riafferma il vangelo della correttezza politica promettendo che non danneggeranno la popolazione”. (Fiamma Nirenstein, Il giornale 6.1.2010)
Il ministro tace e i suicidi aumentano
“Il silenzio del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, è a dir poco indecente. In appena sette giorni, nelle carceri italiane si sono tolti la vita quattro detenuti. È un ritmo tragico, che minaccia di ripetere e sopravanzare il cupo record dell’anno scorso, quando si sono verificati ben 72 suicidi: la cifra più alta dell’intera storia penitenziaria della repubblica. Il sovraffollamento, che ha raggiunto livelli intollerabili, ha un ruolo determinante nell’indurre a queste scelte estreme: e se è vero che ogni suicidio è una storia a sé e tutti i suicidi hanno molteplici cause, va considerato un dato assai preoccupante. Ovvero il fatto che in ben tre casi su quattro la modalità scelta dai suicidi sia stata l’impiccagione: il che segnala un pericoloso fenomeno di emulazione. Su tutto ciò, a partire dal dato generale (in carcere ci si uccide 17 volte più di quanto si faccia fuori dal carcere), ministro e responsabili dell’amministrazione continuano a tacere, incapaci anche solo di indicare misure e politiche, in grado di fermare questa strage". |