Terrorismo e CPT
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[26/07/05] L'associazione A Sud vuole esprimere il pieno sostegno e la propria
solidarietà ai 9 attivisti che nel 1998 insieme a migliaia di cittadini e cittadine hanno contribuito a denunciare la brutalità e l'orrore giuridico dei Centri di Permanenza Temporanea. I 9 attivisti, fra i quali l'attuale consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, Sandro Metz, sono stati condannati con pesanti sanzioni sino ad un anno di reclusione nonostante il contesto nel quale sarebbe stato commesso il reato di "resistenza a pubblico ufficiale": sette anni fa, nel '98, erano in tanti a cercare di far chiudere uno dei primi campi di concentramento per migranti. Le prove, nonostante i video, le testimonianze, le immagini documentassero l'aggessione di poliziotti e finanzieri in assetto antisommossa, si sono ridotte alle sole testimonianze dei funzionari della Digos di Trieste. Il contesto, quello di una legittima iniziativa presa da attivisti e cittadini contro un luogo di violazione di ogni diritto o principio democratico, è stato descritto dalla Procura Generale come una
"preordinata azione criminosa organizzata militarmente".
In un momento tanto drammatico e di grandi contraddizioni per l'occidente che vive in casa propria azioni violente contro innocenti provocate dal terrorismo intensificatosi proprio con l'era della "guerra preventiva", la chiusura di tutti i CPT diventa una necessità non solo legata alla dignità umana ed al rispetto del diritto, ma rappresenta una strada concreta attraverso la quale costruire una cultura di pace e dialogo tra i popoli del nord e del sud del mondo.
Esportare la democrazia con le bombre ed i massacri di civili, applicarla attraverso ricette economiche e finanziarie che impoveriscono, distruggono l'ambiente e violano i diritti umani, e per di più rinchiudere in vere e proprie galere privando ingiustamente della libertà quei migranti che scappano da Paesi in situazioni di conflitto in gran parte causate dagli interessi occidentali ci sembra davvero la strada più cinica e stupida per fronteggiare l'attuale stato delle cose, oltre che l'esatto opposto rispetto a quello che dovrebbe essere la democrazia. Fa riflettere e desta preoccupazione che vengano processti coloro i quali si battono per chiudere luoghi indegni che hanno come unico effetto non quello di fermare pericolosi criminali ma quello di accrescere la spirale di odio contro l'occidente ed aumentare le fobie ed il razzismo che già alcune forze politiche si apprestano a cavalcare. L'associazione A Sud invita la società civile italiana, i singoli cittadini e le forze politiche democratiche, progressite ed ecologiste a mettere in campo ogni iniziativa per evitare una deriva razzista e di totale chiusura verso qualsiasi concetto di diversità, a cominciare proprio dalla chiusura dei CPT ed al sostegno a quanti si battono per offrire anche nel nostro paese una strada alternativa a quella attuale, in cui la guerra ed il terrorismo possano essere finalmente banditi dalla storia.
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