Torino: ripresentata Pdl su garante regionale delle carceri
notizia - italia - - - Ristretti Orizzonti - -
[09/08/05] Agenzia Radicale, 2 agosto 2005
L’intero Gruppo DS del Consiglio Regionale del Piemonte, ha ripresentato la Proposta di Legge per l’ "Istituzione dell’Ufficio del Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale", predisposta nella passata legislatura dai consiglieri radicali Bruno Mellano e Carmelo Palma, e che aveva ricevuto l’adesione di tutti i gruppi consiliari, tranne quello della Lega Nord. La Pdl è stata sottoscritta da Muliere, Boetti, Travaglini, Cavallaro, Comella, Auddino, Bellion, Bertetto, Ferraris, Larizza, Pozzi, Ronzani, Reschiogna, Placido ed è già stata assegnata in sede referente alla VIII commissione permanente ed in sede consultiva alla I in data 18 luglio.
Lo scorso 26 luglio, il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista aveva presentato una PDL analoga, dal titolo: "Istituzione del difensore civico regionale delle persone private della libertà personale", sottoscritta da Bossuto, Barassi, Clement, Dalmasso, Deambrogio, Valloggia di Rifondazione Comunista e da Turigliatto (lista Bresso) e Robotti (Comunisti Italiani).
L’Associazione Radicale Adelaide Aglietta aveva in più occasioni invitato i nuovi gruppi consiliari a fare proprio il testo della Pdl, anche inviandolo, infine, formalmente a tutti i gruppi consiliari e all’Assessore regionale all’Assistenza, Angela Migliasso. Bruno Mellano (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani) hanno dichiarato: "Anche quest’anno l’estate rischia di essere la stagione della rimozione collettiva del problema rappresentato dagli ormai 60.000 detenuti nelle carceri italiane (di cui quasi 5.000 in Piemonte) … con magari qualche lacrima di coccodrillo versata sotto l’ombrellone leggendo dell’ennesimo suicidio o dell’ennesima rissa dietro le sbarre.
È, quindi, ancor più significativa l’iniziativa dei consiglieri regionali dei DS e di Rifondazione Comunista, grazie alla quale è stata disseppellita dai cassetti una proposta di legge che ha rappresentato l’eredità lasciata dai radicali al nuovo Consiglio Regionale; un modo per concretizzare e far durare nel tempo il nostro lavoro nella passata legislatura, le nostre 120 visite ispettive nelle carceri piemontesi. Il "Garante regionale delle carceri" può e deve essere un aiuto per coloro che, dietro le sbarre, non hanno neppure la consapevolezza di avere dei diritti e delle opportunità; chiediamo che tale nuova figura sia varata al più presto dal Consiglio Regionale, alla riapertura dei lavori, per non diventare oggetto e ostaggio di una campagna elettorale che si preannuncia feroce e senza esclusione di colpi".
|