A Buon Diritto - Associazione per le libertàLogo dell'Associazione
Libertà Terapeutica Libertà Religiosa Libertà Personale
libertà terapeutica come espressione della sovranità dell'individuo sul proprio corpo... il diritto di professare liberamente la propria confessione religiosa... la tutela della libertà personale all'interno degli istituti di pena...
Altri Articoli
Links correlati

I detenuti fanno i conti: c’è chi spera e chi lo chiama « insultino »

L’ « Osservatore romano » : ci auguriamo che non ci siano altri ritardi. L’Associazione non violenti: è un provvedimento demenziale. Un recluso a Cagliari: molti ci rinunceranno, se ti mancano pochi mesi meglio farteli dentro in pace

articolo - italia - - - Corriere della Sera - Virginia Piccolillo - Diritti e Giustizia

[06/02/03]

ROMA — Discussioni a capannello dietro le sbarre, a mensa, nei cortili delle ore d’aria. Titoli di giornali ( « primo sì all’indultino » ) appesi ai muri delle celle, accanto a foto di donne nude e santini di Padre Pio. E sulle facce un briciolo di speranza dissimulata, nel timore di restare delusi da eventuali ripensamenti delle forze politiche al Senato. Ma anche la rabbia di chi aveva sperato, digiunato, e creduto in un provvedimento più incisivo di indulto.E che ora, mentre i Radicali riprendono lo sciopero della fame, chiama questo sconto di pena « insultino » .E’ questo il clima che si respira all’interno delle carceri all’indomani del primo voto favorevole della Camera. L’Osservatore Romano lo sintetizza in un titolo efficace: « Diecimila detenuti aspettano » . Un titolo che è anche un auspicio e un invito al Senato a fare presto perché almeno questo segno di clemenza « non subisca ulteriori ritardi come invece è accaduto con la legge sulla fecondazione assistita, arenatasi in seconda lettura a Palazzo Madama, malgrado l'urgenza di definire regole certe su una materia così delicata » . Il quotidiano della Santa Sede sottolinea la svolta registrata dopo « la promessa » fatta dal presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, a San Vittore. E sottolinea il no di An e Lega « malgrado il sovraffollamento nelle carceri e nonostante l’estenuante attesa » .Aspettando, i detenuti fanno il conto dei giorni di pena rimasti e di quelli che gli verrebbero scontati. Un computo difficile perché deve tenere conto anche di eventuali altre condanne dei singoli. Per questo il Dap ( Dipartimento amministrazione penitenziaria) cifre ufficiali non ne fornisce. Le prime stime del ministero avevano parlato di 8 o addirittura 9.000. Proiezioni successive erano scese fino a 3.800. Ieri è iniziato, sulla base del testo già stilato, il calcolo sulle singole posizioni. Le associazioni in difesa dei detenuti azzardano ipotesi: 7- 8.000 secondo Antigone, 3.000 secondo Papillon. I Verdi sostengono che quelli che effettivamente torneranno a casa saranno addirittura meno di 800. « Molti ci rinunceranno — spiega un detenuto del carcere di Cagliari che ieri ha finito di scontare la pena — perché se ti mancano pochi mesi è meglio farteli dentro in pace invece di uscire ed essere controllato e con l’obbligo di firma per 5 anni » . « Basta un " rapporto" negativo — spiega un detenuto di Rebibbia in semilibertà — che possono non applicarti la legge » . Ecco perché Evelino Loi dell’Associazione detenuti non violenti accusa: « L'indultino è un provvedimento demenziale » . Un detenuto del carcere di Opera, aderente a Papillon aggiunge: « Qualche intelligentone ha cambiato la legge. E l’applicazione ora spetta al magistrato di sorveglianza. Sono solo 120. Ci metteranno anni » .


Sito gestito da
iworks
Scrivi al webmaster
© 2002 A Buon Diritto
Associazione per le libertà
Via dei Laghi, 12 - 00198, Roma
abuondiritto@abuondiritto.it
Tel. 06.85356796 Fax 06.8414268