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Niente espulsione per le madri extracomunitarie. E la destra si spacca ancora

articolo - italia - - - L'Unità - - Migranti

[08/07/03]

Un provvedimento un po’ più civile. In sintonìa con tutte le normative europee, anche quelle più rigide sulle espulsioni. Eppure, si tratta di un provvedimento che ha spaccato a metà la Casa delle Libertà. Stamane è accaduto questo: nella riunione del «comitato dei nove» - dove ci sono i rappresentanti di tutte le forze politiche e che sta mettendo a punto il testo del cosiddetto “indultino” _ è stato approvato un emendamento che prevede la non espulsione per le donne extracomunitarie in stato di gravidanza o con figli fino a sei mesi. Forza Italia, Lega e Alleanza Nazionale hanno votato contro, l’Udc a favore.

E dire, invece, che nel «comitato dei nove» passi in avanti erano stati fatti. L’intesa, per esempio, era stata raggiunta sul testo che dovrà passare all'esame dell'aula di Montecitorio. L'ipotesi, sulla falsariga di quanto proposto dal responsabile giustizia della Margherita, Giuseppe Fanfani, è quella di concedere il beneficio dello sconto di due anni a chi abbia già scontato la metà della pena. Il relatore Enrico Buemi (Sdi) ha spiegato che sul nuovo testo è stato raccolto un consenso trasversale. Anche qui, però, con l’esclusione di An e Lega che restano contrari.

Con il testo dell'indultino così riformulato, spiega il responsabile giustizia dello Sdi, Buemi, «potranno uscire dalle carceri tra gli 8.000 e i 10.000 detenuti. Con la versione Senato, invece, tra i 6-700». E si sta parlando di una popolazione carceraria, 56 mila persone, costituita da 10.000 malati di mente e altrettanti malati di epatite C. Una popolazione dove solo quest’anno sono state registrate settanta morti, venti per suicidio.

Il testo sarà esaminato nel pomeriggio dall'Aula di Montecitorio che dovrà votare gli oltre 200 emendamenti presentati ieri soprattutto da Lega e AN.

L’«indultino», però, è ancora a rischio. La Lega e An, nelle prime battute della discussione generale, hanno ribadito il loro no al provvedimento. E difficilmente la Cdl, in un momento così delicato della sua vita politica, deciderà di aprire un nuovo fronte interno su un argomento come questo. Per questo «chiediamo un chiarimento politico a Forza Italia che per il momento – spiega il deputato dei Ds Francesco Bonito - ha un atteggiamento piuttosto ambiguo: dice sì ma non fa intervenire in aula nemmeno il capogruppo in commissione Giustizia...».

Il relatore e firmatario del provvedimento Enrico Buemi (Sdi) mostra comunque ottimismo e dichiara che al Senato questa volta l'indultino passerà senza modifiche. «Forza Italia e Udc - spiega - hanno cambiato il testo peggiorandolo ma solo perché speravano di poter convincere a dire sì anche la Lega e An. Invece sono caduti nella trappola...».


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