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Traffico Internet lento. C'è un virus all'attacco

Avrebbe già colpito circa 22 mila sistemi in tutto il mondo. Rallenta l'apertura delle pagine e l'invio della posta Secondo gli esperti è del tutto simile al baco "Code Red" che nel luglio 2001 mise in ginocchio il sito della Casa Bianca

articolo - mondo - - - La Repubblica - - Media e comunicazione

[26/01/03]

WASHINGTON - Era l'alba in Italia quando il traffico mondiale su Internet è rallentato. In modo consistente. Poco a poco si è fatta più lenta l'apertura delle pagine Web e più faticoso l'invio della posta elettronica. Segnalazioni sono partite un po' ovunque fino a quando non è stato individuato il responsabile: un virus, che sfruttando la vulnerabilità di un popolare database della Microsoft, "SQL Server 2000", riesce ad attaccare i computer. L'attività del virus nella caccia dei computer vulnerabili sarebbe stata così intensa e aggressiva da provocare il rallentamento del traffico. Una piccola paralisi parziale di Internet, che gli esperti hanno paragonato a quella che si verificò nell'estate del 2001. Anche allora un virus aveva attaccato i sistemi. Fu battezzato "Code Red" e causò un vasto rallentamento delle attività del Web. "E' del tutto simile al virus del 2001", ha dichiarato Marc Maiffret, della eEye Digital Security, i cui ingegneri sono stati i primi a studiare gli attacchi dei virus a Internet.

Nel luglio del 2001 l'attacco fu devastante. Il virus mise in ginocchio il sito della Casa Bianca e minacciò milioni di computer al mondo. Più che un virus si trattava di un "baco", un programma che è in grado di diffondersi da un computer all'altro senza aver bisogno di infettare prima i file, come fanno invece i virus. In una prima fase si annida nei computer e si diffonde, poi, come una bomba a orologeria, scatena la sua azione che consiste nel cancellare alcune pagine Web, rallentare i "server" e continuare la contaminazione.

E quello di oggi, secondo un portavoce della Symantec Corp., compagnia specializzata in software antivirus, avrebbe già attaccato 22 mila sistemi in tutto il mondo. A seguirne l'evoluzione è il National Infrastructure Protection Center dell'Fbi. Limitati sono comunque i danni ai sistemi dell'amministrazione americana per via della giornata e dell'orario: sabato mattina, quando molti uffici sono chiusi. Ma l'allarme rimane alto. "E' un attacco significativo", ha dichiarato Ben Koshy di W3 International Media Ltd - il gran numero di attacchi consuma una banda così ampia che le operazioni normali non possono più avere luogo". "Continuiamo a ricevere segnalazioni dai nostri clienti", spiega Oliver Friedrichs, manager della Symantec Security Response.

Il virus riesce ad operare grazie a una falla dal programma di Microsoft che permette agli hacker di prendere controllo dei databese delle compagnie. Una falla che la stessa Microsoft aveva riconosciuto offrendo gratuitamente agli utilizzatori di rimediare. Ma quanti lo hanno fatto? Un dato difficile da conoscere.


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