Bologna: detenuto si suicida al rientro da permesso premio
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[18/06/04] Bologna: detenuto si suicida al rientro da permesso premio
Emilia Net, 17 giugno 2004
Tra poco avrebbe ottenuto la semilibertà e già, oltre a godere di numerosi permessi, viveva nella sezione a celle aperte. Inoltre, molto presto avrebbe anche finito di scontare i quattro di anni di carcere che gli erano stati inflitti per un cumulo di pena.
Ma l’uomo, originario della Lombardia, 36 anni, noto per rapina e furto, si è inspiegabilmente tolto la vita sabato sera - ma la notizia è stata resa nota ieri - nella sua cella del carcere Dozza di Bologna.
L’uomo, che era tornato in carcere due giorni prima al termine di un permesso premio, si è impiccato alle sbarre della finestra della sua cella utilizzando un k-way. A scoprire il cadavere è stato un agente di polizia penitenziaria, che solo venti minuti prima era passato davanti alla cella e aveva visto il detenuto ancora in vita.
Nel giro di una settimana sono due le persone detenute che si sono tolte la vita nel carcere bolognese. Domenica 6 giugno, poco dopo mezzogiorno, si era impiccata una nomade di 40 anni di origine bosniaca. La donna era finita in manette due giorni prima quando i carabinieri della stazione Corticella l’avevano prelevata dal campo-nomadi di via Peglion, dove già si trovava agli arresti domiciliari, in esecuzione di un provvedimento della magistratura di Firenze. La nomade avrebbe dovuto scontare in carcere un cumulo di pena per furto, rapina e altri reati contro il patrimonio.
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