Diritti dei detenuti: Luigi Manconi nominato garante
La carica è stata istituita dal Comune di Roma
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[20/10/03] Luigi Manconi farà una cosa che nessuno ha mai fatto: il Garante per i diritti dei detenuti. Lo ha nominato ieri il Comune di Roma, prima amministrazione ad istituire questa figura. «Si tratta di un esperimento», dice il docente di Sociologia, parlamentare per due legislature con i Verdi e presidente di ”A buon diritto. Associazione per le libertà”.
Il sindaco Veltroni ha conferito a Manconi questo incarico sulla base di una delibera del Consiglio comunale approvata il 14 maggio scorso, il cui primo firmatario è il coordinatore della maggioranza Silvio Di Francia. Era quello che il sindaco aveva promesso nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio comunale che si è tenuta a Rebibbia il 12 novembre del 2002. In quella occasione, alla presenza dei detenuti e degli operatori sociali, Veltroni aveva annunciato l'intenzione di istituire entro un anno la figura del Garante, una sorta di «difensore civico per i carcerati».
Il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Roma, come è indicato nella delibera, ha il compito di promuovere «l'esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali dei detenuti negli istituti carcerari romani». E’ una scommessa, Manconi lo ha ben chiaro. «Dobbiamo essere realistici, modesti e pragmatici. I mezzi che abbiamo a disposizione sono scarsi e le difficoltà enormi», ammette il garante. Conosce bene la situazione delle carceri italiane, oggetto dei suoi studi. Se ci saranno risorse e possibilità, dice, sono tante le cose che il garante potrà fare. «La prima funzione - spiega - sarà quella di tramite: trasmettere all’amministrazione e all’opinione pubblica le domande che provengono dal carcere. Un ufficio come il nostro potrà inoltre funzionare come strumento di sollecitazione e indicazione nei confronti dell’amministrazione in settori come quello del lavoro e della salute».
Garantire i diritti dei detenuti, è convinto Manconi, è anche un modo efficare per affrontare il problema della sicurezza.
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