Tra custodi e custoditi
Il difensore civico nelle carceri
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[29/10/02] Da molte settimane, nelle carceri italiane, è in corso una mobilitazione – incondizionatamente pacifica – dei detenuti, nella distrazione di gran parte del sistema politico e nel silenzio di gran parte del sistema dell’informazione. E, tuttavia, qualcosa si muove: c’è molta attesa nei confronti di quanto il Pontefice vorrà dire nel corso dell’imminente visita alla Camera dei deputati; e, ultimamente, si ritorna a parlare – timidamente - di indulto.
In questo quadro, A Buon Diritto. Associazione per le libertà e Antigone Associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale si fanno promotori di una iniziativa politica capace, insieme, di tutelare i diritti dei detenuti e di prevenire tensioni e lacerazioni, contribuendo a modificare il “clima” all’interno del sistema penitenziario: l’istituzione del DIFENSORE CIVICO DELLE CARCERI. Una figura terza tra “custodi” e “custoditi” in un segmento della società italiana dove non ci sono figure terze. Una iniziativa che vede convergere la volontà di partiti del centrosinistra e del centrodestra.
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