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Lavoro gratis, la risposta della Lega al problema del sovraffollamento delle carceri

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[05/12/02]

Sovraffollamento delle carceri? Nessun problema la Lega ha la soluzione. Né indulto né amnistia, bensì nuove strutture (con accordi con i paesi di origine per quanto riguarda i detenuti stranieri) e soprattutto il «lavoro civico». È questo il contenuto di una proposta di legge presentata giovedì mattina alla Camera dalla Lega, ad opera del responsabile Giustizia Carolina Lussana, dal capogruppo Alessandro Cè e dal vice Guido Rossi.

Il testo prevede che i detenuti che devono scontare una pena detentiva non superiore ai tre anni, possano essere scarcerati e ammessi a svolgere «un lavoro civico non retribuito». Manutenzione delle strade, servizi di protezione civile, di tutela dell’ambiente e del territorio, potrebbero essere alcuni dei lavori da far svolgere ai detenuti con piccole pene, secondo la Lega.

Una proposta di legge di appena otto articoli per introdurre quello che viene chiamato il «lavoro civico» alle dipendenze di enti pubblici. Secondo le stime sono circa 15 mila i carcerati con una pena di massimo tre anni e che quindi rientrerebbero nel disegno di legge proposto dalla Lega. Come dovrebbe funzionare secondo i padani? Semplice: fare domanda al magistrato di sorveglianza che dovrebbe provvedere anche a nominare un tutor per chiunque voglia avvalersi di questa legge. Le limitazioni previste sono: divieto di espatrio, coprifuoco dalle 22 alle 7.

L’emergenza carceri secondo la Lega, dunque, non può essere risolta con l’amnistia o l’indulto o l’indultino (attualmente all’esame della commissione Giustizia della Camera) e sicuramente questa proposta, dopo che anche il Papa era intervenuto in favore di una sanatoria, produrrà un terremoto di reazioni politiche.

Dopo il vaglio del magistrato di sorveglianza i detenuti che accederanno all'istituto proposto dai leghisti potranno uscire dal carcere godendo di una «detrazione di pena pari a due giorni per ogni giorno di lavoro civico svolto». Uno sconto che non potrà sommarsi ad altri benefici già previsti nell'ordinamento penitenziario. In che senso? Ancora precisamente non si sa ma la Lega assicura sul perfetto funzionamento della proposta di legge. Lavoro non retribuito a favore di Stato ed Enti Locali e vitto e alloggio ai detenuti che sceglieranno di scontare la pena con il lavoro civico. Questi i vantaggi per ciascuna categoria.

Ma posto anche la legge passi, è questo un provvedimento che riguarda solo 15 mila dei 57 mila in totale di detenuti che popolano le carceri italiane e che attendono ancora una risposta in merito non solo al sovraffollamento ma anche al delicato tema della rieducazione ed reinserimento nel sociale.


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