A Buon Diritto - Associazione per le libertàLogo dell'Associazione
Libertà Terapeutica Libertà Religiosa Libertà Personale
libertà terapeutica come espressione della sovranità dell'individuo sul proprio corpo... il diritto di professare liberamente la propria confessione religiosa... la tutela della libertà personale all'interno degli istituti di pena...
Altri Articoli
Links correlati

Luigi Manconi: 1 mq di spazio in meno per ogni detenuto

notizia - italia - - - Redattore Sociale - - Carcere

[08/09/04] Redattore sociale, 30 agosto 2004 Nove metri quadrati di spazio per ogni detenuto, più sei metri quadrati per ciascun altro occupante della stessa cella: questi dovrebbero essere, secondo gli standard definiti a livello europeo, i parametri di misurazione dell’affollamento delle carceri. Parametri che in Italia, nell’ultimo anno, sarebbero stati ridimensionati, secondo quanto riferito pubblicamente da Luigi Manconi, Garante del Comune di Roma per i diritti e le opportunità delle persone private di libertà. Informazioni sulle quali Manconi ha chiesto chiarimenti e approfondimenti al governo, dopo i disordini e gli incidenti che, nel periodo estivo, hanno riproposto con particolare urgenza all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica la questione della vivibilità delle carceri italiane. Dopo aver posto l’interrogativo in diverse occasioni e sedi pubbliche (tra cui il meeting di Comunione e Liberazione di Rimini), Manconi, il 27 agosto, si è rivolto direttamente al Ministero della Giustizia: "Nelle carceri romane rimane l’inquietudine e, soprattutto, il disagio e la sofferenza. Molte le cause: ma, prima fra esse, la situazione di affollamento e sovraffollamento". A tal proposito, Manconi riferisce che "secondo le informazioni in mio possesso, da me pubblicamente riferite e da autorevoli quotidiani nazionali riportate, una circolare del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria avrebbe ridotto quei parametri come segue: 8 mq per il primo detenuto, più 5 per il secondo, più 5 per il terzo, più 5 per il quarto e così via. Saremmo in presenza di un esercizio mirabile di architettura creativa: in questo caso, tutto a danno degli utenti. Ovvero gli stessi detenuti". Dal Ministero e dalle autorità competenti, Manconi si attende dunque chiarimenti ed eventuali conferme o smentite rispetto a queste informazioni, fondamentali per conoscere e migliorare le condizioni di vita dei detenuti all’interno delle carceri italiane. Proprio il giorno prima, Manconi aveva richiesto, attraverso un altro comunicato stampa, un’attenzione particolare nei confronti delle donne e dei bambini detenuti nella sezione di Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia femminile. "Quattro madri in attesa di giudizio definitivo, quattro bambini e un’altra detenuta dividono qui la stessa cella; di giorno, per ricavare un po’ di spazio per passare, i lettini dei bambini vengono spostati nel corridoio della sezione, la sera, anche quel minimo spazio scompare, si diventa in troppi, l’ansia e la promiscuità crescono e i bambini le subiscono". Per alleviare i disagi fisici e i traumi psicologici che inevitabilmente di cui i bambini soffrono in questa situazione, "è necessario il declassamento delle donne insieme ai propri figli ad un regime di detenzione comune".


Sito gestito da
iworks
Scrivi al webmaster
© 2002 A Buon Diritto
Associazione per le libertà
Via dei Laghi, 12 - 00198, Roma
abuondiritto@abuondiritto.it
Tel. 06.85356796 Fax 06.8414268