Carcere: meningite; Manconi, stillicidio crudele di morti
MINISTRO ESCA DA SUO PENSOSO E OPEROSO SILENZIO
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[24/11/05] (ANSA) - ROMA, 24 nov - ''Si prova imbarazzo persino a
utilizzare termini come 'ennesimo' di fronte allo stillicidio
crudele di morti in CARCERE: tanto piu' che nella stragrande
maggioranza di casi il rapporto tra questi tragici episodi e lo
stato rovinoso in cui versa l'assistenza sanitaria in CARCERE e'
diretto, direttissimo''. Lo afferma il Garante dei diritti dei
Detenuti, Luigi Manconi, comune di Roma a proposito della morte
del detenuto colpito da meningite, all'interno del CARCERE di
Regina Coeli.
''Di fronte a questa morte - afferma Manconi - possiamo dire
solo che quotidianamente conosciamo, o ci vengono riferiti,
fatti o di drammatica carenza delle strutture o di altrettanto
drammatica inadeguatezza dell'assistenza o, non raramente, di
trascuratezza se non inettitudine o colpevole irresponsabilita'
del personale: o di chi mette il personale nelle condizioni di
non operare. Oggi dire che la sanita' carceraria a Regina Coeli,
come nella gran parte delle carceri italiane, e' allo sfascio,
e' appena un eufemismo''.
Il Garante si augura che il ministro della Giustizia ''abbia
la sensibilita', per una volta, di uscire dal suo pensoso e
operoso silenzio''.(ANSA).
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