Carcere: Sappi; con 60 mila detenuti picco mai raggiunto prima
UN TERZO IN PIU' DI QUANTI POTREMMO OSPITARNE
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[06/12/05] (ANSA) - GENOVA, 29 NOV - ''Abbiamo toccato un picco di
detenuti mai raggiunto nella storia della Repubblica: 60 mila.
Un terzo in piu' di quanti potrebbero ospitarne i nostri 207
penitenziari. Significa 6 o 7 persone in cella, con letti a
castello che radono il soffitto. Significa malattie da terzo
mondo, come la tbc o la scabbia (rispettivamente nel 57,5% e nel
66% delle carceri)'': a parlare e' Roberto Martinelli,
segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo di polizia
penitenziaria (Sappe), oggi, nella ricorrenza della festa del
Corpo. ''Concordo con chi ha detto che il CARCERE e' il buco nero
delle nostre coscienze. Questa situazione - ha proseguito
Martinelli - significa la crescita esponenziale dei suicidi (in
galera ci s'ammazza 19 volte piu' che fuori), non solo fra i
reclusi bensi' fra gli stessi agenti di Polizia Penitenziaria (2
i casi nel 2000, 8 nel 2004). In breve, significa la patente
violazione dei principi costituzionali sulla natura della
pena''. Rispetto al decreto del 2000, ''dove si prometteva l'
adeguamento delle carceri entro il 20 settembre - ha proseguito
il segretario del Sappe - non se n'e' fatto nulla, sicche' il
sistema penitenziario e' ormai ufficialmente fuorilegge. Col
18,8% delle celle senza bagno separato, e il 18,4% dove c'e'
luce anche di notte. Con un educatore ogni 107 detenuti, un
assistente sociale ogni 48, uno psicologo ogni 148. Infine con
la promessa alquanto paradossale di costruire nuove carceri,
quando da noi servono 14 anni per ogni edificio, contro i 9 mesi
degli Usa''. Quella di stamani, ha concluso Martinelli, e' ''una
celebrazione importante per un Corpo di polizia che svolge un
compito molto delicato che non si limita alla sorveglianza, ma
che privilegia il rapporto umano con persone che devono espiare
in CARCERE il loro debito con la giustizia''. (ANSA).
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