Carceri: un appello alle forze politiche dagli operatori del sociale
Moltissime adesioni all'appello 'la legge non e' uguale per tutti'
articolo - italia - - Ansa - - Carcere
[13/09/02] Intellettuali, parlamentari, artisti, sindacalisti, insegnati e operatori del sociale: e' un panorama composito quello dei firmatari dell' appello 'La legge non e' uguale per tutti' promosso da singoli e associazioni impegnati nel mondo carcerario per richiamare l' attenzione del mondo politico sui problemi delle carceri italiane. Oggi a Milano e, in contemporanea a Roma, Firenze e Torino, l' iniziativa e' stata presentata alla stampa. A Milano, alla Camera del Lavoro, Sergio Segio, Sergio Cusani, Lella Costa, Antonio Panzeri, segretario della Camera del lavoro, ed esponenti dei Ds e del Prc lombardi, hanno parlato della iniziativa e, soprattutto, dell' appello rivolto alle forze politiche che domani prenderanno parte alla manifestazione di piazza San Giovanni a Roma. ''Alcuni giornali - ha detto ad esempio Sergio Segio - hanno accreditato la nostra iniziativa come una adesione alla manifestazione di domani, altri invece come una critica. Noi pero' vogliamo fare solo un richiamo all' attenzione: vanno date risposte al problema delle carceri. Basta pacche sulle spalle o infelici battute ferragostane come quella che il carcere sarebbe un grande albergo. Noi vogliamo sensibilizzare anche le forze politiche che domani saranno in piazza a Roma sul dramma delle carceri''. ''Il nostro - ha aggiunto Segio - e' un appello che viene dal lavoro quotidiano sui temi delle carceri e della giustizia, svolto da persone di provenienza diversa, dai cattolici al social forum. Viene da lontano ma arriva molto vicino e vuole fare luce sul volto oscuro e dimenticato della questione giustizia. L' appello e' stato firmato da un fronte molto vasto, mentre tutti litigano qui c' e' un consistente livello di attenzione e la voglia di dare risposte concrete alla sofferenza presente nelle prigioni italiane''. Sergio Cusani ha lanciato, insieme con altri, le proposte di una moratoria di due anni nella costruzione di nuove carceri ''utilizzando i soldi risparmiati per aiutare i detenuti'' e di un condono giudiziario ''cosi' come fanno il condono fiscale facciano anche quello giudiziario''. ''Bisogna accendere i riflettori - ha sostenuto Franco Mirabelli, coordinatore della segreteria dei Ds di Milano -, che gia' sono accesi sul tentativo da parte dei potenti di procurarsi privilegi, anche sugli altri problemi della giustizia. Su quelli che riguardano i piu' deboli, sui soggetti che hanno bisogno di attenzione come i carcerati. Accendere i riflettori su tutto. Riportare l' attenzione dell' opinione pubblica sulla condizione dei detenuti. E da parte nostra c' e' l' impegno per visitare i carcerati e portare nelle prigioni spettacoli e artisti che accendano l' attenzione su questi temi''.
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