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Sassari: 9 agenti a processo per il pestaggio dell’aprile 2000

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[08/11/04] L’Unione Sarda, 6 novembre 2004 Guardie come aguzzini, pronte a picchiare a sangue senza pietà e senza nessuna spiegazione. Riprende il processo per il pestaggio dei detenuti a San Sebastiano, nell’aprile del 2000, e i testimoni confermano tutte le accuse. A rivivere l’incubo, nelle aule del Tribunale sono le vittime di quel giorno di follia, chiamate a testimoniare contro i nove agenti che hanno scelto di essere giudicati con il dibattimento e non con il rito abbreviato. Il collegio dei giudici, presieduto da Massimo Zaniboni, ha ascoltato le testimonianze di tre dei detenuti finiti sotto i colpi di quella che voleva essere una vera e propria spedizione punitiva. Ammanettati in cella, con le mani dietro la schiena, trascinati con la forza fino alle sale dei colloqui, fra due ali di agenti che scagliavano calci e pugni contro i detenuti. Nei racconti fotocopia dei tre detenuti non ci sono molte conferme sulla partecipazione al pestaggio dei nove imputati, tranne che per uno. Quel Mario Loriga riconosciuto da uno dei testimoni. Per gli altri una sfilza di non ricordo, e di "ho preferito dimenticare il prima possibile". E poi ci sono le altre botte che tutti e tre i testimoni hanno giurato di avere ricevuto dopo il trasferimento negli altri carceri: due a Macomer e uno a Oristano. Tutto a verbale adesso. Il processo riprenderà il 19 novembre con altri testimoni. Sono passati quattro anni e mezzo da quei fatti che avevano portato all’arresto di 92, fra agenti e funzionari dell’istituto di pena sassarese, e il processo in corso, iniziato l’estate scorsa, dovrebbe chiudere la pagina più nera del carcere di San Sebastiano. A giudizio sono gli ultimi nove imputati: gli agenti Mario Loriga, Mario Casu, Pietro Casu, Paolo Lai, Alessio Lupinu, Pietro Mura, Antonio Muzzolu, Giuseppe Renda, Renato Sardu, che hanno scelto di non ricorrere al rito abbreviato ma il dibattimento in aula. Nel febbraio 2003 il processo con il rito abbreviato era finito con tre condanne eccellenti: quattro anni di carcere era stati inflitti al provveditore regionale Giuseppe Della Vecchia, al direttore Cristina Di Marzio, e al capo delle guardie Ettore Tomassi. Altri nove agenti erano stati condannati con pene dai 100 euro di multa a un anno di reclusione, mentre per il medico del carcere la condanna era stata a quattro mesi. Settanta gli agenti assolti. Intanto attorno al carcere sassarese si addensano altre nubi. Pochi mesi fa, secondo quanto denunciato in una lettera ricevuta da Evelino Loi dell’associazione detenuti non violenti, a San Sebastiano ci sarebbe stato un altro pestaggio. Vittima delle presunte violenze una detenuta di poco più di 50 anni che sarebbe stata colpita con calci e pugni da dieci agenti uomini all’interno di una cella.


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