Stefano Anastasia: cinque morti in 7 giorni nelle carceri italiane
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[18/06/04] Redattore Sociale, 17 giugno 2004
Cinque morti in sette giorni nelle carceri italiane. Un "dato allarmante, che richiede una risposta" secondo Stefano Anastasia, presidente dell’associazione Antigone.
"È impressionante la sequenza di morti in soli sette giorni nelle prigioni italiane. - ha dichiarato - Un triste elenco di fatti gravissimi accaduti a partire dall’8 giugno: a Bologna, dove una detenuta bosniaca si sarebbe impiccata nel bagno della propria cella; a Siracusa dove un detenuto si sarebbe anche lui impiccato cella usando una maglia; a Brescia dove si sarebbe suicidato un detenuto palestinese di 25 anni; a Lanciano dove per cause non note sarebbe morto un detenuto di 36 anni; a Carinola dove un detenuto sarebbe morto a causa di un malore".
Secondo l’associazione si tratta di un "segnale evidente di uno stato di malessere diffuso e di condizioni di vita nelle galere al limite della tollerabilità". "Per ognuno di questi morti va data una spiegazione ai familiari e alla collettività, vanno individuate eventuali responsabilità. - continua Anastasia - Siamo solo all’inizio dei mesi tradizionalmente più caldi e difficili negli istituti di pena e pertanto ci auguriamo che si faccia tutto il possibile per alleviare le condizioni quotidiane di vita nelle carceri."
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