Carcere: sovraffollamento crea anche un'emergenza sanitaria
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[29/09/05] A MILANO DA DOMANI CONGRESSO NAZIONALE MEDICINA PENITENZIARIA
(ANSA) - ROMA, 28 set - La salute in CARCERE, una situazione
di ''difficilissima gestione''. La denuncia arriva dalla
Societa' Italiana di Medicina e Sanita' Penitenziaria (Simsp),
che da domani e fino al primo ottobre, si riunira' a Milano per
la sesta edizione del congresso nazionale dal titolo 'La
metamorfosi della medicina penitenziaria: l'etica nelle cure'.
Oggi le carceri italiane ospitano 60 mila detenuti con un
30% di stranieri. Al 30 agosto 2005 il totale degli stranieri
risultava di 19.799 unita' (18.438 uomini e 1.295 donne). ben
148 i Paesi rappresentati: 4177 marocchini, 2.973 albanesi,
2.071 tunisini, 1.777 rumeni.
''Si tratta di una situazione di sovraffollamento mai vista
prima - spiega il presidente della Simsp, Giulio Starnini - un
numero di detenuti come non lo abbiamo mai avuto. Per questo -
dice - personalmente, sono favorevole ad amnistie e indulti che
vadano di pari passo con modifiche normative che impediscano di
ritrovarci nella stessa situazione da qui a pochi mesi; mi
riferisco in particolare a misure alternative al CARCERE per
detenuti tossicodipendenti''.
La fotografia della sanita' nelle carceri rivela, secondo la
Simps, ''una situazione di emergenza anche per il taglio di
fondi alla sanita' penitenziaria che negli ultimi 15 anni, a
fronte di un aumento di quasi il 50% dei detenuti, sono
diminuiti del 20%''.
Ma quali sono le emergenze sanitarie nelle carceri? ''In
primis e' da sottolineare che un terzo della popolazione
carceraria, 20 mila persone, sono extracomunitari. In Lombardia,
regione col maggior numero di detenuti, fino al 50%''. Dalle
rilevazioni riferita al 2004-2005 di 80 mila schede sanitarie
raccolte dall'ufficio sanitario del Dap, emerge una percentuale
di tossicodipendenti del 22%. ''Al secondo posto tra le
emergenze sanitarie spiccano, sorprendentemente (in quanto
presenti in popolazione giovane 40-45 anni ) le patologie
osteoarticolari, il 14% ; al terzo - prosegue Starnini - le
malattie infettive, specie epatiti virali croniche e Hiv, 11%;
le psicopatologie arrivano al 10% e al 9% le malattie
gastrointestinali, seguite dalle cardiovascolari per diete
grasse e stress, 8%; mentre un 4% e' colpito da neoplasie''.
Il filo conduttore che attraversa tutti i temi del convegno
sara' l'etica delle cure. Particolare attenzione sara' dedicata
anche alle questioni di ordine psicologico e in particolare al
problema dei suicidi in CARCERE per affrontare cio' che uno dei
principali relatori al convegno, Alfredo De Risio, definisce
come un problema di 'dis-integrazione coatta', in un complesso
quadro che coinvolge aspetti etici, etnici e giuridici.
La Simsp raccoglie medici, infermieri, tecnici e operatori
amministrativi del settore e si occupa di elaborare studi e
ricerche in ambito sanitario penitenziario. Tra i progetti di
rilievo che saranno esaminati al congresso, il progetto IN&OUT,
mirato alle prevenzione della trasmissione di malattie
infettive, e il progetto Iceberg (seguito dai professori Sergio
Babudieri dell'universita' di Sassari e Roberto Monarca per
centro infettivologico Belcolle di Viterbo) finalizzato alla
cura delle principali malattie infettive (Aids ed epatiti virali
croniche) anche dopo aver lasciato il CARCERE.
(ANSA).
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