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Droghe, Fini si attacca alla canna

Prime indiscrezioni della nuova legislazione sulle droghe voluta dal vicepremier: equiparazione tra tutte le sostanze, inasprimento delle pene e business privato del recupero

articolo - italia - - - Il Manifesto - Cosimo Rossi - Sostanze

[12/11/03]

Una canna? Vale la sospensione della patente fino a un anno. Due canne? Valgono un formale «invito» a un seguire un corso di «recupero» presso apposite strutture. Tre canne? Bè, diciamola tutta: il consumo di qualsiasi droga è una sorta di spaccio a se stessi che va contro la retta società. Quindi, in caso di violazioni più gravi della nuova legge sugli stupefacenti, il prefetto può disporre - anche in assenza di condanna definitiva - un ventaglio di limitazioni personali che va dal coprifuoco serale all'obbligo di presentarsi periodicamente alle stazioni delle forze dell'ordine. Certo è che se il centrodestra resta al potere rollarsi uno spinello non sarà differente dal consumo di droghe pesanti (nel senso di quelle che non vengono prescritte a quintali e con ricetta medica contro il logorio della vita quotidiana). A sancire così l'equiparazione di ogni sostanza stupefacente, dalla canna alla flebo, sul piano delle sanzioni amministrative è la bozza di disegno di legge del governo che il vicepremier Gianfranco Fini tiene chiusa nel cassetto. E' l'altra faccia del leader di An che propone il voto agli immigrati. O forse la stessa, visto che per «includere» gli immigrati in doppiopetto An prometteva di reprimere «con ferocia» gli irregolari: un po' come con «i drogati».

Ieri sono trapelate attraverso le agenzie di stampa le prime indiscrezioni del testo, dai contorni sicuramente più allucinanti di quanto non siano invece gli effetti delle sostanze nel mirino. All'articolo 75 della bozza - che dai numeri degli articoli sembra essere di volume monumentale - si prevede l'equiparazione di tutte le sostanze psicotrope dal punto di vista delle sanzioni amministrative, che vengono moltiplicate fino a sei volte - più spesso triplicate - a seconda dei casi. «Chiunque illecitamente importa, esporta, acquista, riceve a qualsiasi titolo o comunque detiene sostanze stupefacenti o psicotrope, o farmaci contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope - si legge negli stralci resi pubblici - è sottoposto, per un periodo non inferiore ad un mese e non superiore ad un anno, ad una o più delle seguenti sanzioni amministrative: a) sospensione della patente di guida o divieto di conseguirla; b) sospensione della licenza di porto d'armi o divieto di conseguirla; c) sospensione del passaporto o di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirlo; d) sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario».

La bozza non prevede più la possibilità attualmente riservata al prefetto, nel caso ricorrano elementi che fanno presumere che il soggetto non commetterà più il reato, di rivolgere «un formale invito a non fare più uso degli stupefacenti». Al contrario, l'interessato sarà invitato formalmente «a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo» presso i Sert o, meglio ancora, presso «una struttura privata iscritta in un apposito albo». Et voilà, anche la droga connection del centrodestra - ovvero il business privato del recupero - è servita.

Stando alle indiscrezioni, la bozza prevede inoltre che, nel caso in cui si possa ipotizzare un pericolo per la sicurezza pubblica, il prefetto possa disporre alcune misure di sicurezza. Qualche esempio? L'obbligo di presentarsi almeno due volte la settimana al posto di polizia o dei carabinieri, l'obbligo di rientrare nella propria abitazione entro una determinata ora e non uscirne prima di un'ora prefissata, il divieto di frequentare determinati locali pubblici, il divieto di allontanarsi dal comune di residenza, il divieto di condurre qualsiasi veicolo a motore. Per chi non osserva anche solo una delle disposizioni scatta l'arresto da 3 a 18 mesi. Sempre per qualche canna, ovviamente.

«Si confermano le peggiori aspettative», osserva il presidente del Forum droghe Franco Corleone a proposito delle prime anticipazioni ufficiose. «Il testo non farebbe alcuna differenza tra sostanze leggere e pesanti, prevedendo sanzioni amministrative per la durata da 1 mese ad 1 anno per il possesso di qualunque droga, mentre il testo ora in vigore prevede la pena da 1 a 3 mesi per le sostanze leggere, e da 2 a 4 mesi per quelle pesanti - rileva Corleone - C'è quindi una triplicazione delle pene». Oltre al fatto che eliminando le ammonizioni prefettizie, «si andrebbe direttamente alla sanzione amministrativa». Corleone contesta inoltre il fatto che le persone vengano indirizzate verso strutture private «per aver fumato uno spinello» insieme all'inasprimento di tutte le altre sanzioni che può disporre il prefetto. E questo, conclude sconsolato, «è solo l'aperitivo della legge Fini».


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