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10/02/05 L’agonia della speranza

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - L'Unità

L’8 ottobre 2004, all'ospedale di Pordenone, dopo oltre trent'anni di coma, moriva Maria Laura Mion. Nel 1971, quando fu investita da un'auto, aveva solo tre anni. Il trauma cranico provocatole apparve immediatamente irreversibile: e così sopravvisse - fino a pochi mesi fa - attaccata ad una macchina e assistita dalle cure dei genitori. Le terapie a cui è stata sottoposta, lungo l'intero arco della sua vita, non hanno dato mai alcun risultato positivo, tanto da affidare solo a un “miracolo” le possibilità di un risveglio da quel lunghissimo e doloroso sonno. Qualche mese fa le sue condizioni si sono aggravate: da qui il trasferimento all'ospedale e, dopo qualche tempo, la morte.

24/01/05 La demagogia dei risarcimenti impossibili

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - L'Unità

«Con chi commette atti del genere bisogna buttare via la chiave», dice il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, commentando le sentenza che, accogliendo il patteggiamento in appello, riduce la pena di Ruggero Jucker a 16 anni di detenzione. Jucker è l'autore di un omicidio efferato: nel 2002 uccise con ventidue coltellate la sua fidanzata, Alenya Bortolotto. «La povera Alenya muore per la seconda volta», chiosa ora il coordinatore della segreteria della Lega. E qui, come già in altre occasioni, Calderoli interpreta un umore diffuso, facile e brutale insieme. Quello che vuole che a un crimine violento e spaventevole, come quello di Jucker, corrisponda, inesorabile, una pena altrettanto violenta e spaventevole: esemplare e severa, in ogni caso, e che non ammetta sconti, che non preveda misure alternative alla detenzione e che - soprattutto - non tolleri «buonismi garantisti» di sorta.

30/12/04 Morte e mistero nel carcere di Livorno

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - L'Unità

Questa è la cronaca di una sconfitta. Oltre un anno fa (25 novembre 2003), in questa stessa pagina, scrivemmo di Marcello Lonzi, morto il 12 luglio 2003 nel carcere delle Sughere di Livorno. Era in prigione per tentato furto e gli rimanevano da scontare quattro mesi di reclusione. Sulla circostanze della sua morte si manifestarono subito molti dubbi. I primi esami autoptici indicarono in una aritmia maligna la causa più probabile del decesso, attribuito a un evento naturale patologico spontaneo (“sindrome di morte improvvisa”). Ma il corpo di Marcello Lonzi riportava ferite, lesioni e traumi che difficilmente potevano essere spiegati dal malore che lo ha ucciso.

16/12/04 Piccola “fisiologia” dell’immigrazione

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - L'Unità

In Italia, l'immigrazione è grande questione sociale e straordinaria opportunità materiale e spirituale (sì, spirituale), fatica e risorsa. Vent'anni di pessima gestione e di mediocre - e talvolta ottusa, talvolta feroce - politica l'hanno ridotta a emergenza e allarme sociale. E, allora, facciamo un piccolo esercizio di “applicazione tecnica” e consideriamo una serie di notizie, cattive e (raramente) buone: sarà agevole scoprire la “fisiologia” dell'immigrazione, la sua ordinaria e quotidiana - e intimissima - relazione con la nostra società e con noi stessi.

01/12/04 Il mistero della Cassa delle Ammende

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - L'Unità

La Cassa delle Ammende è un ente di diritto pubblico, incardinato nel Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria (quindi dipendente dal ministero della Giustizia), e suo presidente è il capo del Dipartimento stesso o un suo delegato. Del consiglio di amministrazione, oltre al presidente e ai dirigenti del Dap, fanno parte rappresentanti del ministero dell’Economia e delle Finanze. La Cassa custodisce un fondo dove viene depositato il denaro proveniente dal pagamento di ammende e multe, oggetto di sentenze penali di condanna, e dove confluiscono beni mobili ed immobili confiscati alla criminalità.

16/11/04 Terapia del dolore, il passo lento dell’Italia

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - Unita'

Sono passati oltre tre anni dall’approvazione della legge che ha semplificato le procedure relative alla prescrizione dei farmaci a base di morfina. Quella norma, come spesso avviene in Italia, ha prodotto risultati disomogenei: in alcune regioni e in alcuni centri d’eccellenza (uno per tutti, il Centro di riferimento oncologico di Aviano) le cose sono sensibilmente migliorate; in altre, nulla sembra essere cambiato.

08/11/04 Così sciopera un detenuto

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - L'Unità

Ogni sciopero e ogni mobilitazione collettiva intendono promuovere quella che, nel linguaggio sindacale, si definisce una «piattaforma»: un pacchetto di richieste sulle quali aprire il negoziato o procedere nella lotta. In questi giorni, è stata avanzata una piattaforma, che con le rivendicazioni sindacali ha una parentela assai lontana, ma la cui singolarità costituisce il motivo della sua forza e, insieme, della sua «invisibilità».

08/11/04 I fantasmi di Portopalo

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - L'Unità

La più grande tragedia marittima accaduta nel Mediterraneo, dal dopoguerra a oggi, è cosa di cui quasi nessun mezzo di informazione ha trovato modo di occuparsi. Perché è stata “scoperta” troppo tardi; perché non c'era modo di inviare qualche corrispondente o qualche troupe sul luogo della sciagura, almeno non in tempo utile per riprendere un relitto, una salma, per intervistare chi ha tentato di portare soccorso, per dare conto del rammarico delle autorità accorse sul luogo. Non si poteva offrire, in tempo pressoché reale, la rappresentazione dell'emergenza e del dolore che segna molti destini umani.

23/09/04 Carceri, qualcosa so di Paolo

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - Unita'

Gli ultimi mesi sono stati particolarmente crudeli per quanto riguarda le carceri italiane. Cresce l'affollamento, aumenta il numero dei suicidi e dei casi di “malasanità”; parallelamente si alimenta una polemica grottesca, se è vero che chi ricopre importanti cariche istituzionali continua a parlare delle prigioni come di “alberghi a cinque stelle”. Riportare l'attenzione dell'opinione pubblica sui dati di fatto si fa vieppiù difficile, perché il discorso pubblico è inquinato da troppi fattori emotivi.

08/09/04 Hotel a cinque stelle. O a cinque metri?

Andrea Boraschi, Luigi Manconi - Unita'

Forse è una leggenda metropolitana, che nasce e si diffonde tra le pieghe della comunicazione carceraria, nelle zone d'ombra, nei silenzi e nelle mancate risposte della stentata, quando non manipolata e censurata, informazione interna: tra detenuto e detenuto, tra agente di polizia penitenziaria e recluso, tra direzione e popolazione carceraria. Forse è una notizia non vera: ma resta, implacabilmente, una voce che circola, non confermata e non smentita, che si riproduce - ostinata - ormai da oltre un anno e non ottiene risposta adeguata.

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