L'erba medica
articolo - italia - - Carta - Anna Pizzo - Libertà Terapeutica
[03/05/02] Che bisogno c'è di una marcia mondiale per la cannabis dopo l'iniziativa presa dalla regione Lombardia sulla cannabis terapeutica? Ce n'è un gran bisogno. Perché, se è ovviamente una gran buona notizia che il consiglio regionale - dalla Lista Bonino a Rifondazione, passando per Verdi, Forza Italia, Cdu, Ppi, Ds, Socialisti, e perfino lista dei Pensionati - abbia sottoscritto una mozione per sollecitare governo e parlamento a regolamentare l'uso dei derivati della canapa indiana per uso medico, attorno all'"erba" non medica restano pregiudizi e cattiva informazione. A cominciare dallo stereotipo che recita che dalla "canna" si passa al "buco" e che "la colpa" di hashish e marijuana è proprio quella di procurare piacere "fine a se stesso". Allora: la mozione della Lombardia si inserisce nel filone aperto a suo tempo dall'ex ministro Veronesi sulla somministrazione di farmaci antidolore nei malati terminali (è provato che i derivati della cannabis hanno un effetto benefico su chi si sottopone a chemioterapia) oppure segna una nuova consapevolezza? Oppure si tratta di uno scambio per cui da una parte la destra cede sui derivati della cannabis in cambio di un lascia passare in bianco sulle gestione delle tossicodipendenze? Domande legittime. Resta il fatto che un tabù è caduto, una breccia si è aperta. Ci vuole ora qualche buona spallata, per far cadere il muro del proibizionismo.
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