Papa
articolo - mondo - - Il Manifesto - Luigi Pintor - Libertà Religiosa
[20/05/02] Fu un alto prelato tedesco il primo che gettò il sasso in piccionaia suggerendo che anche i Papi vadano in pensione a 75 anni più o meno come i cardinali. Fu rimbrottato anche perché alludeva con ogni evidenza alle precarie condizioni di salute del Papa polacco. Ma quel prelato ha fatto proseliti e oggi le dismissioni del grande vecchio sono un'eventualità prospettata dal cardinale Ratzinger nientemeno, tedesco anch'egli, e dottrinario della fede, e dal cardinale Maradiaga nientemeno, honduregno e papabile, che hanno insieme un'autorità pari a quella del komintern ai suoi tempi. Mi sembra disdicevole. Non è un problema di diritto canonico, checché se ne dica, riguarda lo spirito santo che elegge il suo vicario in terra ispirando nel miglior modo i porporati riuniti in conclave. E non è che la volontà di dio può essere revocata per un dettaglio anagrafico o artritico. Già viviamo in un mondo privo di certezze e ricolmo di cinismo, stabiliremo i tempi della cattedra di Pietro con i criteri della previdenza sociale anziché della divina provvidenza?
Quel prelato tedesco, per lo meno, ne faceva una regola generale e indiscriminata. Ora se ne fa un caso personale, nome e cognome e data di nascita, e la dismissione di Giovanni Paolo II° in quanto preannunciata da altri perde il sapore di un atto volontario per assumere quello di uno sfratto anticipato. Mi sembra di nuovo disdicevole e non vedo giusta causa. In fondo anche in nostro presidente Ciampi compie 82 anni a dicembre e del Papa in carica non si può dire, benché sofferente, che non percorra il mondo in lungo e in largo e che sia inefficiente e svampito. Non è gentile prevederne la fatale decadenza non solo mettendo limiti alla provvidenza ma impugnando altresì il dogma dell'infallibilità.
Questo nervosismo vaticano e curiale deve avere cause profonde che bisognerebbe indagare. La Chiesa romana è afflitta da molti mali e guai, il comunismo ateo era una bazzecola a confronto dei monoteismi e politeismi concorrenti, della corruzione mondana, delle rigidità teologiche (ah la castità, l'embrione, molta Maria ma niente sacerdozio femminile), del decadimento spirituale, del materialismo postmoderno. La successione di questo Papa volitivo sarà ardua ed è già in piena gestazione: da destra o da sinistra? Da destra, presumo, perché non è stato un prete conformista.
A occhio e croce direi che non si dimetterà, una missione è l'opposto di una dimissione. Il suo portavoce Navarro, pur non essendo (credo) cardinale, dev'essergli affezionato e ha rilanciato il sasso ai mittenti con la prontezza di un campione di baseball, invocando la volontà di dio come unico arbitro accreditato. Il vecchio può inoltre contare su moltissimi santi in paradiso, ne ha fatti più lui che tutti i Papi del secondo millennio messi insieme.
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