Usa: San Francisco vuole coltivare marijuana per i malati
La controversa iniziativa posta a referendum in novembre
notizia - mondo - - Ansa - - Libertą Terapeutica
[24/07/02] (ANSA) - WASHINGTON, 24 LUG - San Francisco intende coltivare 'marijuana comunale' da distribuire ai malati. La clamorosa iniziativa, che sara' posta a referendum nelle elezioni di novembre, mette la capitale storica dei 'figli dei fiori' in rotta di collisione con le leggi federali Usa, che bandiscono la sostanza. La mossa, accolta con orrore dalla Dea (la polizia antidroga americana), intende gettare il sasso nello stagno di una situazione legislativa molto confusa nei riguardi dell'uso terapeutico della marijuana per i malati terminali. Lo stato della California (insieme ad altri sette) ha approvato l'uso medico della marijuana, ma le leggi federali continuano a proibire la sostanza. I gruppi privati che in California coltivano la 'marijuana terapeutica', per poi distribuirla ai malati, devono spesso subire le incursioni degli agenti della Dea. Per risolvere il problema, le autorita' di San Francisco hanno deciso di coltivare direttamente la marijuana, organizzando poi un meccanismo di distribuzione ai malati. ''E' una mossa che sfida le leggi e la Dea -ammette Mark Leno, un dirigente del comune di San Francisco-, ma doveva essere fatto. Non possiamo mettere gente moribonda nella condizione di battere le strade alla ricerca di marijuana''. La marijuana e' risultata efficace nel lenire le sofferenze fisiche provocate dalla chemioterapia, da malattie come il glaucoma e la sclerosi a placche, e soprattutto dagli effetti devastanti dell'Aids. San Francisco, la citta' Usa col numero piu' alto di malati di Aids e sieropositivi, e' in prima linea nella battaglia per l'uso medico della marijuana. Negli ultimi due anni, la citta' ha distribuito circa 3.700 tesserini di identita' a malati che usano la sostanza. Ma il governatore della California Gray Davis intende tenere lo Stato alla larga da qualsiasi attivita' di distribuzione della marijuana ai malati e si e' persino opposto a patrocinare la emissione di carte d'identita' per i pazienti autorizzati ad usarla. La reazione piu' sdegnata' e' giunta dalla polizia antidroga. ''Questo referendum e' veramente una cattiva idea -ha commentato Richard Meyer, portavoce della Dea a San Francisco-, non credo che spetti alle citta' coltivare marijuana''. La citta' e' pronta alla battaglia. ''L'America ci considera dei lunatici -afferma l'avvocato William Panzer-, ma qualcuno deve pur farsi avanti per difendere i diritti della gente che soffre''. (ANSA).
|